Camion manomesso per far figurare meno ore di guida? Scattano sanzioni e il ritiro di patente. È la cronaca che quotidianamente ci ricorda i rischi di quanti decidono di violare le regole per ottenere vantaggi sulla concorrenza.
È di qualche giorno fa la notizia del conducente di un mezzo pesante finito nei guai dopo accertamenti svolti dalla Polstrada di Lodi. Gli agenti sono infatti costantemente impegnati nel controllo dei trasporti professionali di merce sui mezzi pesanti e si posizionano sulle principali arterie della viabilità ordinaria ed autostradale per fare accertamenti sugli autoarticolati.
Nel caso specifico sono stati scaricati i dati contenuti nel cronotachigrafo digitale installato a bordo del veicolo, il quale consente di verificare il rispetto dei tempi di guida e di riposo eseguiti dall’autotrasportatore, in osservanza della normativa comunitaria. Sono così emerse alcune incongruenze sulla memoria del dispositivo, con riferimento alle pause da svolgere nell’arco della giornata lavorativa. Ispezionando il veicolo, all’interno del mezzo è stata successivamente rinvenuta una centralina elettronica in grado di alterare il corretto funzionamento proprio del cronotachigrafico, falsando la memorizzazione corretta dei tempi di guida e di riposo. L’uomo ha quindi ricevuto una sanzione e gli è stata sospesa la patente.
Il settore dei trasporti merci su strada è soggetto a numerose norme di legge. È bene ricordare che gli autisti e le aziende sono responsabili del rispetto di tali disposizioni e, in caso di infrazioni, possono essere disposte sanzioni anche elevate. E allora, perché rischiare?
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