Published on Febbraio 21, 2024

FURTI TIR. LE PERDITE UE SONO STIMATE IN 12,5 MILIARDI DI EURO L’ANNO

‘Rubano un camion in sosta nell’area industriale di Catania: 4 arresti.’ Rompono il portellone posteriore e lo svaligiano, caricando tutto su un furgone di provenienza illecita. Tuttavia, la sezione antirapine della squadra mobile era in allerta e ha sventato il furto. ‘Operazione Actros, arrestata a Terni la banda specializzata in furti di camion e tir.’ I ladri agivano secondo uno schema ben preciso: nelle ore serali i componenti del gruppo partivano organizzati da località del basso Lazio per raggiungere nelle prime ore notturne i luoghi da colpire, già individuati dopo accurati sopralluoghi compiuti nei giorni antecedenti il furto. ‘Presa a Pomezia la banda dei furti: erano super professionisti.’ Avevano attrezzi adatti per ogni esigenza, a seconda dell’obiettivo che sarebbero andati a colpire. ‘Furti in aziende di trasporti nazionali ed internazionali: arrestati i ladri nel Veneto.’ In manette sono finiti coloro che vengono ritenuti gli autori di almeno una dozzina di furti di camion e mezzi d’opera, che nel corso dei mesi aveva fruttato un bottino di circa 2 milioni di euro.

Quanti rischi per le aziende

I numerosi fatti di cronaca raccontati negli ultimi tempi dalla stampa rappresentano come, quello dei furti dei camion, sia diventato una preoccupazione sempre più diffusa, che mette a rischio la sicurezza delle merci, degli autisti e causando un danno economico per le aziende coinvolte. Oltre ai costi aggiuntivi per sostituire o riparare i veicoli rubati, possono infatti causare ritardi nelle consegne e interruzioni nella catena di approvvigionamento, con conseguenti perdite finanziarie e danni alla reputazione delle aziende coinvolte. E possono comportare rischi per la sicurezza degli autisti e delle persone coinvolte, specialmente se accompagnati da violenza o minacce.

Secondo il rapporto annuale dell’European Shippers’ Council (ESC), nel 2022, le perdite in ambito Ue dovute a questo tipo di reato sono stimate in 12,5 miliardi di euro. Alcune regioni dell’Europa orientale, come Romania, Ungheria e Polonia, sono più esposte ai rischi di altre: qui bande criminali organizzate giocano spesso un ruolo chiave e sono presenti infrastrutture di sicurezza più scarse. Ma anche Gran Bretagna, Spagna e Germania registrano numeri sempre crescenti. In Italia, le perdite legate a questo crimine sono state stimate in 2,5 miliardi di euro con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente. I settori merceologici più colpiti? L’elettronica, i prodotti di consumo e farmaceutici e quello alimentare.

Come ci si difende? Cooperazione internazionale e tecnologia

Criminali tecnologicamente preparati, veri e propri ‘cyber ladri’, vedono nei camion e nei furgoni obiettivi facilmente depredabili. E anche quando questi vengono recuperati, molto spesso sono stati già ‘ripuliti’ dei beni che trasportavano e che possono essere facilmente vendute sul mercato nero, sia all’interno del paese che attraverso confini internazionali. Questo crea un incentivo finanziario per i criminali e alimenta il ciclo dei furti.

Come difendersi allora? Date le dimensioni transnazionali del problema, la cooperazione tra le forze dell’ordine e le agenzie di sicurezza di diversi paesi europei è essenziale per affrontare efficacemente il problema. Le imprese di trasporto, poi, devono adottare misure preventive per proteggere i loro veicoli e le merci trasportate. E la tecnologia satellitare è certamente il metodo più sicuro.

A tal proposito Viasat Fleet (oggi parte di Targa Telematics) mette a disposizione del mercato una suite completa di prodotti e servizi hi-tech che consentono il monitoraggio e la tracciabilità in tempo reale dei mezzi, attraverso la Centrale Operativa Viasat H24, riducendo il rischio furti e facendo registrare una percentuale sensibilmente migliore di mezzi ritrovati rispetto al dato nazionale. Inoltre, le funzioni di alta sicurezza Viasat rappresentano un efficace contrasto alle rapine effettuate con l’ausilio di jammer (disturbatore di frequenze), grazie all’assistenza di operatori specializzati che possono monitorare i trasporti più delicati, in tempo reale, rilevando tempestivamente potenziali eventi anomali.

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