Il Parlamento europeo ha approvato la proposta di direttiva in materia di controllo dei trasporti su strada di merci pericolose. Il nuovo atto legislativo, entrato in vigore il 13 novembre scorso, abroga la direttiva 95/50 e le modifiche e integrazioni successive. La nuova direttiva (2022/1999 del 19 ottobre) pubblicata nella Gazzetta Ufficiale europea, individua le principali infrazioni nel trasporto di merci pericolose, classificandole in differenti categorie di rischio; uniforma le procedure dei controlli tra gli Stati membri dell’Unione europea e prevede controlli sia su strada (immobilizzando se necessario il veicolo senza compromettere la sicurezza degli altri utenti della strada) che, preventivamente, in azienda. Questa direttiva non si applica ai trasporti di merci pericolose effettuati da veicoli che appartengono alle forze armate o che si trovano sotto la responsabilità di queste ultime.
In base a quanto stabilito, gli Stati membri devono quindi assicurare un livello sufficiente di controlli eseguiti su tutto il loro territorio utilizzando una lista di elementi comuni applicabili al trasporto di merci pericolose in tutta l’Unione europea. Inoltre, la stessa direttiva, contiene una lista di infrazioni ritenute sufficientemente gravi da tutti gli Stati membri (rischio elevato di morte, gravi lesioni personali o danni significativi all’ambiente) tanto da comportare l’applicazione di misure adeguate a mantenere la sicurezza.
Infine la direttiva, nell’ottica di implementare maggiormente la collaborazione e lo scambio di informazioni tra i Paesi comunitari, disciplina anche che la cooperazione tra gli Stati membri, in presenza di violazioni accertate nel territorio di un Paese diverso da quello di immatricolazione del veicolo o dove ha sede l’impresa.
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